Non so se qualcuno domenica sera ha visto su Canale 5 “Il senso della vita”. E’ stato intervistato da P.Bonolis Mario Capanna … a dire la verità l’intervista è stata brevissima ma mi ha fatto ricordare delle parole bellissime tratte dalla Lettera a mio figlio sul Sessantotto di Mario Capanna, su cui qualche tempo fa avevo avuto modo di riflettere:
“[…] Se il tuo cuore e la tua mente saranno capaci di accendersi per ogni ingiustizia, chiunque ne sia la vittima e in qualsiasi parte del mondo, vorrà dire che ti sentirai - e sarai - veramente parte dell’umanità.
Se ogni tuo atto e pensiero saranno volti a contrastare la prepotenza e a costruire l’equilibrio fra tutti gli esseri umani, e fra loro e la natura, spargerai intorno a te un contagio benefico. E sarai felice, proprio perché contribuirai a rendere tali anche gli altri uomini.
Se, al contrario, ti chiuderai nell’egoismo, anziché aprirti nella solidarietà, e ti seppellirai nell’individualismo, ti ridurrai ad avere paura di tutto e di tutti - paura, in primo luogo, di te stesso - e sarai uno dei tanti naufraghi alla deriva nel mare di pochezza globale che oggi vuole risucchiarci.
Se sai, sei: autonomo e intelligente (intus-legere, “leggere dentro”) a tal punto da capire che bisogna combattere per cambiare il mondo. E nessuno potrà mai rubare i tuoi beni, perché li custodisci dentro di te e li metti a servizio di te e degli altri.
Se non sai, esisterai per concessione altrui, prigioniero delle forze che altri manovrano per mantenere gli esseri umani nella condizione di moderna, spensierata minorità.
E allora sì, quelle forze e chi le controlla, ti sembreranno invincibili. Mentre non lo sono affatto, e lo scopriremmo con facilità se smettessimo di alimentarle con la nostra passività e il nostro rassegnato consenso. Sta a te decidere. A ognuno di noi. […]”
Da Mario Capanna, Lettera a mio figlio sul Sessantotto
martedì 25 marzo 2008
UN MESSAGGIO PER IL FUTURO
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1 commento:
molto bella, grazie
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